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Il processo di installazione provedderà QEMU, KVM ed altri strumenti di virtualizzazione, in particolare: | Il processo di installazione provedderà QEMU, KVM ed altri strumenti di virtualizzazione, in particolare: |
Revision as of 18:12, 2 July 2010
La virtualizzazione su Fedora
Per offrire una soluzione alla virtualization, Fedora usa la famiglia di librerie libvirt.
Per impostazione libvirt in Fedora, usa Qemu per eseguire istanze guest. Qemu è in grado di emulare una macchina guest via software, o usando una CPU dedicata (vedi più avanti), attraverso KVM, può offrire una virtualizzazione completa e veloce.
Per scoprire altre teconologie di virtualizzazione disponibili per Linux in generale, e le relative caratteristiche e prestazioni, fare riferimento al sito TechComparison.
Preparare il sistema alla virtualizzazione
Questa sezione descrive come usare le librerie libvirt. Dopo aver completato con successo le indicazioni suggerite, si potranno creare sistemi operativi guest. :-)
Requisiti Hardware
Spazio su disco rigido e memoria RAM
I requisiti minimi di memoria, di massa e volatile, per la virtualizzazione in Fedora sono:
- Almeno 600MB di spazio su disco rigido per ciascun guest. Un sistema Fedora minimo in modalità text richiede 600MB di spazio. Guest desktop standard di Fedora almeno 3GB di spazio su disco rigido.
- Almeno 256MB di RAM per ciascun guest + 256MB per il Sistema Operativo (S.O.) base. Si raccomandano circa 756MB, per ogni guest di un moderno S.O. Una buona regola è disporre tanto spazio quanto normalmente richiesto dal S.O. ed allocare tale quantità al guest virtualizzato.
Come usare Qemu
Se sei interessato ad usare Qemu, fai riferimento alla pagina How to use qemu.
Ulteriori requisiti per guest completamente virtualizzati
La completa virtualizzazione con KVM necessita di una CPU con estensioni alla virtualizzazione, cioè, le estensioni proprie di INTEL VT o AMD-V.
Per verificare se la propria CPU INTEL abbia il supporto INTEL VT (ossia il flag vmx), come sopra:
$ grep vmx /proc/cpuinfo flags : fpu tsc msr pae mce cx8 apic mtrr mca cmov pat pse36 clflush dts acpi mmx fxsr sse sse2 ss ht tm syscall nx lm constant_tsc pni monitor ds_cpl vmx est tm2 cx16 xtpr lahf_lm
Su alcuni sistemi INTEL (solitamente portatili) le estensioni INTEL VT sono disabilitate nel BIOS. Entrare nel BIOS ed abilitare INTEL-VT o Vanderpool Technology, generalmente localizzato tra le opzioni delle CPU o nei menu del Chipset.
Per verificare se la propria CPU AMD ha supporto AMD-V (il flag svm):
$ grep svm /proc/cpuinfo flags : fpu tsc msr pae mce cx8 apic mtrr mca cmov pat pse36 clflush mmx fxsr sse sse2 ht syscall nx mmxext fxsr_opt rdtscp lm 3dnowext 3dnow pni cx16 lahf_lm cmp_legacy svm cr8_legacy
I processori VIA Nano usano l'insieme di istruzioni vmx.
Per ottenere la piena virtualizzazione anche su architetture prive di tale supporto, si può usare l'emulazione via software di QEMU, che però risulterà molto più lenta di quella integrata in hardware, tipica delle estensioni INTEL VT o AMD-V. QEMU inoltre può anche virtualizzare altre architetture, come ARM o PowerPC.
Installare i pacchetti necessari
I pacchetti relativi alla virtualizzazione fanno parte del gruppo Virtualizzazione (Virtualization), nella Collezione di pacchetti.
Essi possomo essere installati, usando il seguente comando, in un terminale:
su -c "yum install @virtualization"
Il processo di installazione provedderà QEMU, KVM ed altri strumenti di virtualizzazione, in particolare:
qemu-kvm
python-virtinst
qemu
virt-manager
virt-viewer
- e relative dipendenze.
Pacchetti opzionali sono:
gnome-applet-vm
virt-top
Per conoscere i dettagli di ciascun pacchetto consultare la sezione I pacchetti relativi alla virualizzazione.
Avvio
Fedora supporta multiple piattaforme di virtualizzazione, ciascuna con le proprie metodologie seppur molto simili tra loro. Per esempio, per visualizzare tutti i domini sul sistema locale, con KVM si usa il comando
virsh -c qemu:///system list
mentre con Xen il comando diventa
virsh -c xen:///system list
Occhio a queste sottili differenze!
Per controllare se la virtualizzazione sia abilitata o no, eseguire il seguente comando, dove <URI> è un URI valido riconosciuto da
libvirt
:
$ su -c "virsh -c <URI> list" Name ID Mem(MiB) VCPUs State Time(s) Domain-0 0 610 1 r----- 12492.1
L'output indica che esiste un hypervisor attivo.
Se la virtualizzazione non è abilitata, l'output sarà simile al seguente:
$ su -c "virsh -c <URI> list" libvir: error : operation failed: xenProxyOpen error: failed to connect to the hypervisor error: no valid connection
In tal caso:
- Con Xen, assicurarsi che
xend
sia in esecuzione - Con KVM, assicurarsi che
libvirtd
sia in esecuzione - Verificare che l'URI sia specificato correttamente
Per maggiori dettagli su URI, consultare la sezione 13.3. Modalità di trasporto della documentazione e libvirt.org/uri.
Creare un guest Fedora
E' possibile installare i guest Fedora usando anaconda. L'installazione può essere avviata da un terminale con il programma virt-install
o con l'interfaccia grafica virt-manager
. L'installazione chiederà il tipo di virtualizzazione da usare, KVM o Xen, virtualizzato o para-virtualizzato, durante il processo di creazione del guest.
Creare un guest Fedora con virt-install
virt-install
è uno strumento a riga di comando per creare guest virtualizzati. Per avviare il processo interattivo d'installazione, eseguire il comando
su -c "/usr/sbin/virt-install"
Durante la fase di creazione verranno presentate le seguenti domande:
- Qual'è il nome da assegnare alla virtual machine? Tale nome servirà ad identificare il S.O. guest. Il nome è usato con i comandi
virsh
e davirt-manager
(Virtual Machine Manager). - Quanta memoria RAM deve essere allocata (in MB)? Questa è la quantità di RAM che sarà assegnata al guest in MegaByte (p.e. 256). Si raccomanda di allocare almeno 256MB per ogni guest.
- Quale disco si desidera usare (percorso)? Il percorso locale ed il nome del file usati come immagine disco dal guest (p.e. /home/beppe/xenbox). Questo verrà esportato come un disco intero verso il guest.
- Quanto grande si desidera il disco (in GB)? La dimensione del disco virtuale in GigaByte assegnata al guest (appare solo se il file specificato sopra non esiste già). Una dimensione ragionevole per una installazione tipica è di 4GB.
- Si desidera abilitare il supporto grafico (si o no)? Si chiede se si vuole usare l'installazione grafica.
- Dove si trova l'installazione? Si chiede di specificare, nel formato usato da anaconda, il percorso ad una locazione di un albero di installazione di Fedora. Locazioni NFS, FTP, ed HTTP sono tutte supportate. Formati tipici sono i seguenti:
nfs:my.nfs.server.com:/path/to/test2/tree/
http://my.http.server.com/path/to/tree/
ftp://my.ftp.server.com/path/to/tree
Il comando virt-install
accetta anche opzioni, per esempio per usare un file kickstart di nome kickstart-file-name.ks si esegue:
virt-install -x ks=kickstart-file-name.ks
oppure si inserisce l'opzione --vnc
per aprire una finestra grafica durante l'installazione del guest.
Eseguire virt-install --help
per maggiori dettagli.
Se si è abilitato il supporto grafico, si aprirà una finestra VNC che avvierà l'installazione grafica. Altrimenti apparirà una installazione di tipo testuale. Procedere con l'installazione di Fedora.
Per maggiori informazioni consultare la sezione 2.1. Creazione di un guest con virt-install
Creare un guest Fedora con virt-manager
Avviare l'interfaccia grafica Virtual Machine Manager (selezionandola dal menu: Applicazioni --> Strumenti di Sistema), o da terminale con il comando:
su -c "virt-manager"
Inserire, quando richiesto, la password di root
. Superata l'autenticazione/autorizzazione, appare la finestra di dialogo di Virtual Machine Manager.
Per sapere come usare al meglio tale strumento, fare riferimento alla sezione 2.2. Creazione di un guest con virt-manager della documentazione.
Gestione remota
Per la gestione remota sono disponibili due possibilità:
- Creare chiavi SSH per root, ed usare
ssh-agent
essh-add
prima di avviarevirt-manager
.
Per maggiori informazioni, consultare la sezione 13.1. Gestione remota con SSH della documentazione. - Impostare una authority di certificazione locale ed inviare certificazioni x509 a tutti i server e client.
Per maggiori informazioni consultare la sezione 13.2. Gestione remota attraverso TLS e SSL della documentazione, e libvirt.org-remote.
Amministrazione
Completata l'installazione del sisteam operativo guest, la sua gestione può avvalersi di due strumenti:
virt-manager
: interfaccia graficavirsh
: programma a linea di comando.
Per informazioni sull'uso di entrambi, consultare la documentazione relativa:
Mailing List
- Fedora
fedora-virt
mailing list
- Discussioni su Xen
- Fedora
fedora-xen
mailing list - Xensource
xen-users
mailing list
- Virtual Machine Manager,
virt-inst
e strumenti relativi
- Red Hat
et-mgmt-tools
mailing list
- Discussioni su Libvirt
- Red Hat
libvir-list
mailing list
Novità in Fedora 12/13 alla virtualizzazione
Per conoscere le novità apportate alla virtualizzazione in Fedora 12, come il miglioramento della gestione della memoria, fare riferimento
alle note di rilascio di Fedora 12 e alla ricca documentazione ufficiale sulla Virtualizzazione in Fedora 12.
Per conoscere le novità apportate alla virtualizzazione in Fedora 13, fare riferimento alle note di rilascio di Fedora 13.
Riferimenti
Per scoprire altre teconologie di virtualizzazione disponibili per Linux in generale, e le relative caratteristiche e prestazioni,
fare riferimento al sito TechComparison.
Alcuni articoli generali: