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Questa pagina spiega '''come creare ed usare una Fedora su | Questa pagina spiega '''come creare ed usare una Fedora su supporto USB'''. Una live USB memorizzata in una memoria flash, a volte chiamata ''stick'', permette l'avvìo di qualsiasi computer USB-bootable in un ambiente Fedora senza la scrittura fisica del disco rigido. Il Live USB può disporre di un'area per la memorizzazione delle modifiche di sistema, chiamata ''persistent overlay'' (letteralmente, ''strato persistente''). Può anche avere un'area di memorizzazione separata per i dati dell'utente come download e documenti con opzioni per la criptazione. Infine con un'installazione non distruttiva, i file preesistenti e lo spazio in eccesso saranno accessibili dal sistema. Essenzialmente sarebbe un PC tascabile avviabile ovunque possibile. | ||
Con gli attuali rilasci di Fedora è possibile masterizzare le immagini d'installazione non-live di Fedora (DVD ed installazioni in rete) in un dispositivo USB, molti utenti le ritengono più convenienti e veloci rispetto ai CD. | Con gli attuali rilasci di Fedora è possibile masterizzare le immagini d'installazione non-live di Fedora (DVD ed installazioni in rete) in un dispositivo USB, molti utenti le ritengono più convenienti e veloci rispetto ai CD. |
Revision as of 13:16, 2 August 2012
Questa pagina spiega come creare ed usare una Fedora su supporto USB. Una live USB memorizzata in una memoria flash, a volte chiamata stick, permette l'avvìo di qualsiasi computer USB-bootable in un ambiente Fedora senza la scrittura fisica del disco rigido. Il Live USB può disporre di un'area per la memorizzazione delle modifiche di sistema, chiamata persistent overlay (letteralmente, strato persistente). Può anche avere un'area di memorizzazione separata per i dati dell'utente come download e documenti con opzioni per la criptazione. Infine con un'installazione non distruttiva, i file preesistenti e lo spazio in eccesso saranno accessibili dal sistema. Essenzialmente sarebbe un PC tascabile avviabile ovunque possibile.
Con gli attuali rilasci di Fedora è possibile masterizzare le immagini d'installazione non-live di Fedora (DVD ed installazioni in rete) in un dispositivo USB, molti utenti le ritengono più convenienti e veloci rispetto ai CD.
Requisiti di sistema
- Un computer da lavoro con Fedora o Windows. Se si usano altre distribuzioni Linux, considerare l'uso di
dd
oppure di UNetbootin. Quest'ultimo è anche disponibile per Mac OS X e Windows, così come nei repository Fedora. - Un USB flash drive, conosciuto anche come USB stick, thumb drive, penna USB o jump drive, con 1 GB o più di memoria su filesystem vfat (standard per quasi tutti i dispositivi USB off-the-shelf -- di serie)
Possibilità d'avvìo da dispositivo USB
Anche se quelli più moderni ne sono capaci, non tutti i computer possono avviarsi da dispositivi a causa di differenti impostazioni del BIOS o capacità di sistema. Se il PC non ha questa capacità, questa procedura è inutile. Se non se ne è sicuri e si è disposti a scaricare ed installare un immagine nella pennetta USB (possibilmente ripulendola dai dati), il solo rischio sarebbe quello di perder tempo.
Se la chiavetta USB non è in buone condizioni, questa procedura potrebbe non riuscire. Osservare i messaggi di errore durante il processo.
Alcuni flash drive potrebbero non essere avviabili, anche se l'hardware è in grado di farlo. Potrebbe essere necessario marcarne la partizione come avviabile o riformattarla. Vedere Problemi e soluzioni di seguito per maggiori informazioni.
Chiavette USB sufficientemente capienti
Le dimensioni in molte chiavette USB sono indicate sulla confezione o sul corpo esterno stesso.
Se non si conoscono o si vogliono controllare, si dovrebbe essere in grado di montarle automaticamente semplicemente inserendole nella porta USB. E' possibile controllarne il contenuto e la capacità usando il file manager grafico. In Linux, si può anche usare il comando df -h
:
$ df -h Filesystem Size Used Avail Use% Mounted on /dev/mapper/VolGroup00-LogVol00 143G 14G 122G 10% / /dev/sda1 99M 12M 82M 13% /boot tmpfs 1009M 0 1009M 0% /dev/shm /dev/sdb1 3.9G 4.0K 3.9G 1% /media/usbdisk
I drive USB sono usualmente montati in /media
o /run/media/username/
. In questo caso il dispositivo è /dev/sdb1
, ha una capacità di 3.9GB ed è quasi vuoto. Come regola si dovrebbero usare chiavette con almeno 1 GB di spazio libero per scriverci un'immagine live ed una di almeno 4 GB per scrivere un'immagine DVD.
Notare /dev/sdb1
o equivalente; bisogna specificare il dispositivo se si usa il metodo a linea di comando. E' la stringa che sostituisce USBPARTITIONNAME laddove serve nelle istruzioni di seguito.
Opzionale: ripartizione e formattazione della chiavetta USB
Se la chiavetta USB ha una partizione FAT con una discreta quantità di spazio libero, la ripartizione/formattazione può essere saltata continuando a seguire i passaggi seguenti. Questo permetterebbe l'aggiunta dell'immagine live Fedora senza la distruzione di dati già presenti. Tuttavia è altamente raccomandato fare una copia di tutti i dati prima di procedere nel caso qualcosa dovesse andare male.
Se si ha qualche difficoltà con l'installazione non-distruttiva, provare prima a resettare il master boot record (MBR) con l'opzione --reset-mbr
.
Occasionalmente un filesystem può essere danneggiato rendendo necessarie sia la ripartizione che la formattazione. In caso contrario è raccomandato mantenere la formattazione di fabbrica del dispositivo.
Come ripartizionare
Se il drive non è stato partizionato bene (o se si è insicuri), usare fdisk
per ripartizionarlo.
Includere solo il nome del drive nel comando, non il numero della partizione.
Assicurarsi di aver selezionato il disco corretto, c'é il rischio di cancellare dati importanti!
Controllare l'output di df -h
per sicurezza. Ad esempio se la partizione sarà /dev/sdb1
, allora:
su -c 'fdisk /dev/sdb'
Se fdisk
non è installato, avviare il comando su -c 'yum install util-linux-ng'
.
La sessione d'output seguente da fdisk
mostra le risposte da dare al prompt. La linea che inizia con Last cylinder ...
si riferisce alla dimensione del drive quindi potrebbe differire da quella dell'esempio. Il comando d
cancella una partizione esistente; il comando n
crea una nuova partizione; il comando t
ne imposta il tipo; w
esegue materialmente le modifiche (in qualsiasi punto prima di avviare il comando w è possibile fermare fdisk senza fare alcuna modifica sul disco).
Command (m for help): '''d''' Selected partition 1 Command (m for help): '''n''' Command action e extended p primary partition (1-4) '''p''' Partition number (1-4): '''1''' First cylinder (1-960, default 1): '''↵''' Using default value 1 Last cylinder or +size or +sizeM or +sizeK (1-960, default 960): '''↵''' Using default value 960 Command (m for help): '''t''' Selected partition 1 Hex code (type L to list codes): '''6''' Changed system type of partition 1 to 6 (FAT16) Command (m for help): '''a''' Partition number (1-4): '''1''' Command (m for help): '''w''' The partition table has been altered! Calling ioctl() to re-read partition table. WARNING: If you have created or modified any DOS 6.x partitions, please see the fdisk manual page for additional information. Syncing disks.
Come riformattare
Per finire, la partizione deve essere formattata con un filesystem reale usando mkfs.vfat
come utente root. Smontare il dispositivo prima usando mkfs.vfat
. Nel seguente esempio, /dev/USBPARTITIONNAME
potrebbe essere ad esempio /dev/sdb1
. Assicurarsi di aver selezionato la giusta partizione; la formattazione distruggerà tutti i dati!
su -c 'umount /dev/USBPARTITIONNAME' su -c 'mkfs.vfat -F 32 -n usbdisk /dev/USBPARTITIONNAME'
Per installare mkfs.vfat
avviare il comando yum install dosfstools
come root.
Scaricare una ISO
(Se si intende usare il metodo "Grafico" con un rilascio Fedora supportato, si può saltare questo passaggio. Il programma scaricherà la ISO automaticamente)
Per scaricare la ISO è possibile usare BitTorrent o un browser web.
Collegamenti veloci:
- Rilasci supportati
- Pre-rilasci (Alpha e Beta; rediretti ad un rilascio supportato precedente durante la fase pre-Alpha)
- Nightly test composes
Notare i file con la digitura "Live", solitamente nominati nella forma Fedora-<version>-<architecture>-Live-Desktop.iso
. Ad esempio, Fedora-41-x86_64-Live-Desktop.iso
è il rilascio F41 per le CPU 64-bit Intel-compatible. Scegliere il file corretto per la propria architettura. I rilasci 32-bit generalmente funzionano su hardware 64-bit ma non saranno ottimizzati.
Queste istruzioni sono utili anche per le immagini Custom Spins di Fedora Live ISO incluse quelle fatte con Revisor (strumento grafico) o con LiveCD Creator (strumento a linea di comando usato da Revisor). Pungi è anch'esso uno strumento a linea di comando usato per creare ISO installabili ma non Live.
Se si usa un LiveUSB con dati persistenti, usare il metodo "yum update" descritto di seguito per ottenere gli ultimi RPM Rawhide (soprattutto per i tester e non per l'uso giornaliero) eccetto il kernel. Vedere Releases/Rawhide per maggiori informazioni sulle daily builds.
Le nightly test composes saranno costruite dai rilasci Branched quando possibile e dalle Rawhide quando non sono disponibili le Branched.
Scrivere sulla chiavetta
Metodo grafico - Windows o Fedora
Le chiavette Fedora USB possono essere create in Windows e Linux usando liveusb-creator. Notare che questo software è in grado di scrivere solo immagini live. Per scrivere immagini non-live, si deve usare uno dei due metodi a riga di comando documentati sotto.
Per Windows seguire i seguenti passaggi:
- Scaricare liveusb-creator dal sito
- Doppio click su 'liveusb-creator'
In Fedora, si può usare Add/Remove Programs in cui cercare liveusb-creator oppure da terminale:
su -c 'yum install liveusb-creator'
Per iniziare, avviare nel terminale il comando liveusb-creator
oppure dal menu di GNOME selezioanare Applicazioni -> Strumenti di sistema -> liveusb-creator.
Per usare il tool selezionare semplicemente un rilascio Fedora da scaricare dal menu a tendina in alto a destra (o selezionare una ISO già scaricata usando il pulsante Browse in alto a sinistra), selezionare poi la chiavetta USB nella quale scrivere l'immagine dal menu Target Device e premere il pulsante Create Live USB.
Metodo a riga di comando
Negli esempi seguenti rinpiazzare /path/to/ISO
con ad esempio Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso
o il percorso completo alla ISO da scaricare, ad esempio /tmp/Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso
.
Rimpiazzare /dev/USBPARTITIONNAME
con il nome appropriato della partizione. Per esempio, /dev/sdb1
dell'esempio precedente ("Controllare la dimensione del drive USB"). Assicurarsi di specificare il corretto dispositivo, si potrebbero perdere dati importanti!
Entrambi questi metodi funzionano con tutte le immagini Fedora, non solo con le live: si possono usare dd
o livecd-iso-to-disk
per scrivere un Fedora DVD o un'installazione in rete su chiavetta USB. Tuttavia per Fedora 15, le immagini non-live non possono essere scritte con dd
.
Usare dd
per la copia diretta
Si può semplicemente usare dd
(o strumenti simili per altri sistemi operativi) per scrivere la ISO Fedora nel dispositivo USB, sebbene strumenti specializzati abbiano capacità addizionali come la scrittura non-distruttiva e la persistenza dei dati. dd
distruggerà sempre qualsiasi altro dato nella chiavetta e non può fornire un ambiente persistente.
su -c 'dd if=Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso of=/dev/sd''X'' bs=8M'
Notare che in questo caso specifico si vuole il nome del dispositivo (/dev/sdb) e non il nome della partizione (/dev/sdb1).
L'equivalente per Windows è RawWrite per Windows. Dovrebbe essere in grado di scrivere le immagini Fedora come scritto sopra ma non è regolarmente testato.
Nelle versioni di Fedora precedenti a Fedora 17, un'immagine DVD scritta su chiavetta USB con dd
o strumento equivalente funzionerà come un'immagine per l'installazione in rete senza che venga aggiunto uno speciale parametro kernel all'avvìo: darà la possibiltà di installare ma servirà recuperare i pacchetti dai repository in rete, mentre non potrà usare i pacchetti già presenti nella chiavetta. Per permettere all'installatore di trovare i pacchetti nella chiavetta, usare il anaconda paramentro repo=, puntando alla chiavetta attraverso device node, label o UUID. Le immagini DVD di Fedora 17 non hanno questa limitazione.
Usare livecd-iso-to-disk
livecd-iso-to-disk
è il migliore e più affidabile metodo di scrittura dell'immagine ISO di Fedora in una chiavetta USB, ma può essere usato con affidabilità solo da dentro Fedora. Non funziona in Windows e non è supportato (probabilmente fallirà) nelle distribuzioni che non siano Fedora. Si prega di usare liveusb-creator, dd (o equivalenti) o altri strumenti come unetbootin sugli altri sitemi. Non è inoltre una buona idea provare e scrivere un nuovo rilascio di Fedora usando la versione di livecd-iso-to-disk
in una Fedora più vecchia: è meglio usare un rilascio non più vecchio di due versioni rispetto a quella che si sta tentando di scrivere.
livecd-iso-to-disk
è solitamente disponibile nella cartella /LiveOS della .iso Live CD. Si può montare la iso e procedere come indicato di seguito, assicurandosi di usare la versione destinata per l'immagine:
Creare un punto di montaggio:
$ su -c "mkdir /tmp/live"
Montare il filesystem della .iso:
$ su -c "mount Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /tmp/live"
Confermare la disponibilità di /LiveOS/livecd-iso-to-disk
:
$ ls /tmp/live/LiveOS
Se lo script livecd-iso-to-disk
non è listato, servirà prenderlo altrove. Controllare che l'RPM livecd-tools sia installato con il comando:
rpm -q livecd-tools
Si otterrà il nome della versione ed il numero di versione se installato oppure nulla se non lo è.
Se "livecd-tools" non è installato:
$ su -c 'yum install livecd-tools'
Informazioni d'uso dettagliate sono disponibili alla prima pagina di livecd-iso-to-disk script, ottenibile anche con il comando su -c 'livecd-iso-to-disk --help'
. Seguono esempi basilari.
Per rendere eseguibile una chiavetta USB senza cancellare alcun dato, assicurarsi che il drive non sia montato prima di eseguire quanto riportano di seguito, forinire anche la password di root:
Se livecd-iso-to-disk
è disponibile nel filesystem della .iso,
$ su -c "/tmp/live/LiveOS/livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
in caso contrario
$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
(Vedere persistenza dati prima di creare il Live USB con maggiore memoria temporanea per file ed impostazioni utente.)
Nel caso non fosse possibile avviare dal disco creato con il metodo appena descritto, il reset dell'MBR potrebbe risolvere il problema:
$ su -c "livecd-iso-to-disk --reset-mbr Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
Se necessario, si può usare livecd-iso-to-disk
per ripartizionare e riformattare. Il comando seguente esegue la stessa operazione descritta all'inizio di questa guida.
$ su -c "livecd-iso-to-disk --format --msdos --reset-mbr Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
UEFI boot su chiavetta USB
Se un'immagine Fedora scritta su chavetta USB può essere avviabile nativamente via UEFI è una questione complessa che dipende dalla stessa Fedora, dal tipo di immagine (live o non-live) e dal metodo di scrittura usato. Il parametro --efi
di livecd-iso-to-disk
serve proprio a questo.
A partire da Fedora 17, tutte le immagini scritte usando dd
dovrebbero essere UEFI-bootable come tutte quelle scritte con livecd-iso-to-disk --format --reset-mbr --efi
. L'uso di --efi
senza --format
e --reset-mbr
può essere considerato il 'migliore' e non può produrre una chiavetta UEFI-bootable.
Persistenza dei dati
Per persistenza dei dati s'intende la memorizzazione permanente di dati ed impostazioni anche dopo il riavvìo del sistema live. Si possono effettuare aggiornamenti proprio come con una normale installazione su disco rigido, eccetto per il kernel che richiede interventi manuali e spazio di overlay può essere insufficiente. L'uso principale di questa caratteristica sarebbe quello di usare il sistema live conservandone le modifiche nel tempo. Da notare che servirà spazio nella chiavetta per l'immagine, per l'overlay e per altri dati voluti.
Usare il metodo grafico descritto sopra è la via più facile. C'è uno slider grafico nell'interfaccia cehpuò essere usato per assegnare lo spazio per la memorizzazione permanente.
Se si usa lo strumento livecd-iso-to-disk
, aggiungere il parametro --overlay-size-mb
. Ad esempio:
su -c "livecd-iso-to-disk --overlay-size-mb 512 Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
dove 512 è la dimensione desiderata (in MB) per l'overlay. livecd-iso-to-disk non accetterà un valore superiore a 2047 per filesystem VFAT, a differenza dei ext[234] nei quali lo stesso valore è limitato allo spazio disponibile.
Lo stato di overlay persistente può essere interrogato con questo comando sul sistema live:
dmsetup status live-rw
Il valore restituito può apparire come segue:
live-rw: 0 8388608 snapshot 42296/204800 176
nel quale la frazione dopo 'snapshot' per il volume logico rappresenta i settori da 512-byte consumati dall'overlay.
Da una Live CD/DVD/USB avviata
Se la live CD,DVD,USB è già avviata e si vuole convertirla in una avviabile, usare il comando:
su -c "livecd-iso-to-disk /run/initramfs/livedev /dev/USBPARTITIONNAME"
- (Per versioni precedenti a Fedora 17, usare /dev/live invece di /run/initramfs/livedev.)
Come avviare una Live USB
- Accendere il computer.
- Collegare il drive USB alla porta USB.
- Rimuovere tutti i dispositivi mobili come CD, DVD o floppy disk.
- Accendere il computer.
- Se il computer è configurato per avviarsi automaticamente dal drive USB, si vedrà "Automatic boot in 10 seconds..." con conto alla rovescia.
- Se il computer si avvìa dal disco rigido, servirà configurare manualmente per l'avvìo da USB.
- Attendere un punto sicuro per riavviare in sicurezza.
- Appena dopo il riavvìo, fare attenzione alle istruzioni su quale tasto premere (di solito uno degli F* oppure Esc) per avere accesso al menu di selezione dei dispositivi d'avvìo oppure al "BIOS setup". Tener premuto sul tasto. Se se ne perde la possibilità, riavviare amcora.
- Usare il menu 'BIOS setup' per scegliere il primo dispositivo d'avvìo nella sequenza disponibile. Potrebbe essere indicato come un disco rigido piuttosto che come disco rimovibile. Ogni produttore ha il suo metodo. ATTENZIONE! Il computer potrebbe diventare non-avviabile se si cambiano altre impostazioni. Sebbene queste impostazioni possono essere ripristinate, bisognerà ricordare ciò che si è modificato precedentemente.
- Salvare i cambiamenti, uscire ed il computer dovrebbe avviarsi da Live USB.
Problemi e soluzioni
Problemi liveusb-creator
- Provare con le liveusb-creator FAQ.
- I bug sono monitorati in Trac - vedere ad esempio i ticket esistenti. Si prega di aprire un nuovo ticket se si incontrano problemi che non sono già stati segnalati.
- La liveusb-creator mailing list ha degli archivi che potrebbero essere utili.
La partizione non marcata come avviabile (Partition isn't marked bootable!)
Se si ottiene il seguente messaggio, bisogna marcare come avviabile la partizione.
$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME" Partition isn't marked bootable! You can mark the partition as bootable with $ /sbin/parted /dev/sdb (parted) toggle N boot (parted) quit Cleaning up to exit...
Per farlo, avviare parted
ed usare il comando 'toggle X boot'. Per esempio:
$ parted /dev/sdb GNU Parted 1.8.6 Using /dev/sdb Welcome to GNU Parted! Type 'help' to view a list of commands. (parted) print Model: Imation Flash Drive (scsi) Disk /dev/sdb: 1062MB Sector size (logical/physical): 512B/512B Partition Table: msdos Number Start End Size Type File system Flags 1 32.3kB 1062MB 1062MB primary fat16 (parted) toggle 1 boot (parted) print Model: Imation Flash Drive (scsi) Disk /dev/sdb: 1062MB Sector size (logical/physical): 512B/512B Partition Table: msdos Number Start End Size Type File system Flags 1 32.3kB 1062MB 1062MB primary fat16 boot (parted) quit Information: Don't forget to update /etc/fstab, if necessary.
La partizione necessita di un filesystem etichettato (Partitions need a filesystem label!)
Se appare il seguente messaggio, serve un'etichetta per la partizione.
$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME" Need to have a filesystem label or UUID for your USB device Label can be set with /sbin/dosfslabel Cleaning up to exit...
To label the partition:
su -c "dosfslabel /dev/USBPARTITIONNAME LIVE"
La partizione ha un terminale fisico/logico differente (Partition has different physical/logical endings!)
Se si ottiene il seguente messaggio da fdisk, serve riformattare il drive come descritto in precedenza in questa guida.
l'MBR sembra essere vuoto (MBR appears to be blank!)
Se il test d'avvìo riporta un settore corrotto o si ottiene il seguente messaggio, serve reinstallare o resettare il master boot record (MBR).
$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME" MBR appears to be blank. You can add an MBR to this device with Cleaning up to exit...
Per farlo:
$ su -c "livecd-iso-to-disk --reset-mbr Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
Problemi usando altre distribuzioni Linux
Ubuntu e derivate hanno un programma usb-creator
simile a Live USB Creator. Questo non funziona con le immagini ISO Fedora, infatti le rigetta silenziosamente. usb-creator richiede che la ISO abbia un Debian layout con un file '/.disk/info' e una cartella casper. Non tentare di usarlo per masterizzare le ISO Fedora.
Lo script livecd-iso-to-disk non è pensato per essere eseguito da un sistema che non sia Fedora. Spesso succede che la masterizzazione su chiavetta avvenga con successo anche su altre distro ma in realtà non potrà essere avviata. Si prega di utilizzare uno dei metodi descritti precedentemente.
Testare l'immagine Live su USB
E' possibile testare l'immagine Live su USB usando QEMU come mostra l'immagine seguente.
Per esempio, se il flash drive USB fosse /dev/sdb
si potrebbero usare i seguenti comandi:
su -c 'umount /dev/sdb1' qemu -hda /dev/sdb -m 1024 -vga std
Montare un filesystem Live USB
Si può usare lo script liveimage-mount contenuto nel pacchetto livecd-tools
per montare un dispositivo USB collegato o altre immagini LiveOS, come ISO o Live CD. E' conveniente quando si vogliono copiare file dal LiveOS su una Live USB oppure per solo esaminarne i file.
Aggiornamenti del kernel
Se si ha sufficiente spazio d'overlay per adattare l'aggiornamento kernel su una installazione USB, 'kernel' e 'initramfs' saranno installate nella cartella /boot. Per poterle mettere al lavoro bisgona spostarle nella cartella /syslinux della partione installata. E' accessibile dal filesystem Live USB avviato ai punti di montaggio '/mnt/live' o '/run/initramfs/live'. I nuovi initramfs (come initramfs-3.3.2-6.fc16.x86_64.img) e kernel (come vmlinuz-3.3.2-6.fc16.x86_64) dovrebbero essere spostate per rimpiazzare i file '/mnt/live/syslinux/initrd0.img' e '/mnt/live/syslinux/vmlinuz0', rispettivamente.
- Nota: A partire da Fedora 17, dracut non iclude più i moduli dmsquash-live. Quindi bisognerebbe includerli in /etc/dracut.conf con, ad esempio
# echo 'add_dracutmodules+=" dmsquash-live "' >> /etc/dracut.conf
I comandi seguenti sposteranno i nuovi file kernel ed initramfs e creeranno collegamenti simbolici, qualora si voglia poi eseguire un'installazione completa di un'immagine su un disco rigido .
bootpath=run/initramfs/live/syslinux # bootpath=mnt/live/syslinux new=3.3.2-6.fc16.x86_64
cd / mv -f boot/vmlinuz-$new ${bootpath}/vmlinuz0 mv -f boot/initramfs-${new}.img ${bootpath}/initrd0.img ln -fs -T ../${bootpath}/vmlinuz0 boot/vmlinuz-$new ln -fs -T ../${bootpath}/initrd0.img boot/initramfs-${new}.img
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