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Se si ha [[#overlay limitato|sufficiente spazio d'overlay]] per adattare l'aggiornamento kernel su una installazione USB, 'kernel' e 'initramfs' saranno installate nella cartella /boot. Per poterle mettere al lavoro bisgona spostarle nella cartella /syslinux della partione installata. E' accessibile dal filesystem Live USB avviato ai punti di montaggio '/mnt/live' o '/run/initramfs/live'. I nuovi initramfs (come initramfs-3.3.2-6.fc16.x86_64.img) e kernel (come vmlinuz-3.3.2-6.fc16.x86_64) dovrebbero essere spostate per rimpiazzare i file '/mnt/live/syslinux/initrd0.img' e '/mnt/live/syslinux/vmlinuz0', rispettivamente. | Se si ha [[#overlay limitato|sufficiente spazio d'overlay]] per adattare l'aggiornamento kernel su una installazione USB, 'kernel' e 'initramfs' saranno installate nella cartella /boot. Per poterle mettere al lavoro bisgona spostarle nella cartella /syslinux della partione installata. E' accessibile dal filesystem Live USB avviato ai punti di montaggio '/mnt/live' o '/run/initramfs/live'. I nuovi initramfs (come initramfs-3.3.2-6.fc16.x86_64.img) e kernel (come vmlinuz-3.3.2-6.fc16.x86_64) dovrebbero essere spostate per rimpiazzare i file '/mnt/live/syslinux/initrd0.img' e '/mnt/live/syslinux/vmlinuz0', rispettivamente. | ||
* '''Nota''': | * '''Nota''': [[dracut]] non iclude più i moduli dmsquash-live. A partire da Fedora 19, ''dracut'' usa l'opzione predefinita {{command|hostonly="yes"}}, che esclude il modulo ''dmsquash-live''. Quindi è possibile aggiungere un file config a dracut, come root, prima di aggiornare il kernel: | ||
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<pre> | <pre>echo 'hostonly="no" | ||
add_dracutmodules+=" dmsquash-live " | |||
compress="xz"' > /etc/dracut.conf.d/01-liveos.conf</pre> | |||
I comandi seguenti sposteranno i nuovi file kernel ed initramfs e creeranno collegamenti simbolici, qualora si voglia poi eseguire un'installazione completa di un'immagine su un disco rigido . | I comandi seguenti sposteranno i nuovi file kernel ed initramfs e creeranno collegamenti simbolici, qualora si voglia poi eseguire un'installazione completa di un'immagine su un disco rigido . | ||
bootpath=run/initramfs/live/syslinux | <pre>bootpath=run/initramfs/live/syslinux | ||
bootpath=mnt/live/syslinux | |||
new=3.12.5-302.fc20.x86_64 | |||
cd / | |||
mv -f boot/vmlinuz-$new ${bootpath}/vmlinuz0 | |||
mv -f boot/initramfs-${new}.img ${bootpath}/initrd0.img | |||
ln -fs -T ../${bootpath}/vmlinuz0 boot/vmlinuz-$new | |||
ln -fs -T ../${bootpath}/initrd0.img boot/initramfs-${new}.img</pre> | |||
= Vedere anche = | = Vedere anche = |
Revision as of 16:15, 10 October 2015
Questa pagina spiega come creare ed usare una Fedora su supporto USB. Una live USB memorizzata in una memoria flash, a volte chiamata stick, permette l'avvìo di qualsiasi computer USB-bootable in un ambiente Fedora senza la scrittura fisica del disco rigido. Il Live USB può disporre di un'area per la memorizzazione delle modifiche di sistema, chiamata persistent overlay (letteralmente, strato persistente). Può anche avere un'area di memorizzazione separata per i dati dell'utente come download e documenti con opzioni per la criptazione.
Grazie ad un'**installazione non distruttiva**, i file preesistenti e lo spazio in eccesso saranno accessibili dal sistema. Essenzialmente sarebbe un PC tascabile avviabile ovunque possibile.
Grazie alla combinazione di queste caratteristiche, il computer diventa tascabile ed avviabile su quasi ogni sistema.
Tuttavia, se non si ha la necessità di avere funzioni avanzate, è raccomandato l'uso del metodo più semplice "direct writer", poiché fornirà la chance migliore per l'avvìo della maggior parte dei sistemi (anche se distruggerà tutti i dati sulla chiavetta). I passaggi sono descritti nalla sezione "quick start" all'inizio della presente pagina. Se si desidera utilizzare funzioni estese, seguire i metodi successivi.
Con gli attuali rilasci di Fedora è possibile masterizzare le immagini d'installazione non-live di Fedora (DVD ed installazioni in rete) in un dispositivo USB, molti utenti le ritengono più convenienti e veloci rispetto ai CD. Il metodo "direct write" è sempre raccomandato per installare i file immagine.
Windows quick start (direct write)
- Download di un file immagine Fedora, scegliere un USB stick che non contiene alcun dato di cui si ha bisogno, e connetterlo
- Download ed avvìo SUSE Studio ImageWriter o Rawrite32
- Scelta dell'immagine Fedora come Image (SUSE Studio) o Filesystem image (Rawrite32) - se non viene mostrata, serve cambiare l'opzione per la modifica del tipo di file o cambiare l'estensione dell'immagine
- Scelta dell'USB stick nel menù a discesa tramite il pulsante Copy (SUSE Studio) o come Target (Rawrite32)
- Controllare e ri-controllare che non si ha realmente bisogno di alcun file contenuto nell'USB stick!
- Click su Copy (SUSE Studio) o Write to disk... (Rawrite32)
- Completamento delle operazioni fino alla fine, riavvìo del computer, e se necessario imporre l'avvìo da dispositivo USB - spesso consiste nel premere o tener premuto F12, F2 o Del (Canc).
Linux (GNOME) quick start (direct write)
Questo metodo è per coloro che usano Linux con Gnome, Nautilus e GNOME Disk Utility installati. Una normale installazione di Fedora, o qualsiasi altra distribuzione Gnome, dovrebbe essere in grado di supportare quanto scritto di seguito. Su Fedora, assicurarsi che nautilus
e gnome-disk-utility
siano installati. Strumenti grafici a scrittura diretta simili sono disponibili su altri desktop o possono usare command line "direct write" method.
- Download di un file immagine Fedora, scegliere un USB stick che non contiene alcun dato di cui si ha bisogno, e connetterlo
- Avviare Nautilus (Files) - per esempio, aprire Overview premendo il tasto Start/Super, e digitare Files, puoi premere 'enter'
- Trovare l'immagine del download, right-click --> Open With, e premere Disk Image Writer
- Controllare e ri-controllare che non si ha realmente bisogno di alcun file contenuto nell'USB stick!
- Selezionare la pennetta USB come Destination, e cliccare Start Restoring...
- Attendere la fine delle operazioni, riavviare il computer, e se necessario imporre l'avvìo da dispositivo USB - spesso consiste nel premere o tener premuto F12, F2 o Del (Canc).
OS X quick start (direct write)
Sfortunatamente non ci sono strumenti conosciuti per la scrittura diretta su sistemi OS X. L'utility UNetbootin descritta in questo documento funziona ma non può garantire immagini Fedora affidabili. Questo metodo basato su console non è facile da usare graficamente così come lo è UNetbootin, ma è più affidabile.
- Download di un file immagine Fedora, scegliere un USB stick che non contiene alcun dato di cui si ha bisogno, e connetterlo
- Aprire un terminale
- Avviare
diskutil list
. Verrano listati tutti i dischi connessi al sistema, come/dev/rdisk1
,/dev/rdisk2
e così via. Identificare - molto attentamente! - quella corrispondente alla pennetta USB che si desidera usare. D'ora in poi, si prenderà in esempio/dev/rdisk2
- modificare i comandi a seconda delle proprie necessità. - Avviare
diskutil unmountDisk /dev/rdisk2
- Digitare
dd if=
, trascinare il file immagine Fedora nella finestra del terminale - ciò dovrebbe risultare nella posizione appropriata del filesystem come nel comando. Ora completare il comando conof=/dev/rdisk2 bs=1M
, ma ancora non premere Enter. Si dovrebbe finire con qualcosa di similesudo dd if=/Volumes/Images/Fedora-Live-Desktop-x86_64-20-1.iso of=/dev/rdisk2 bs=1M
- Controllare e ri-controllare che non si ha realmente bisogno di alcun file contenuto nell'USB stick!
- Premere Enter
- Attendere la fine delle operazioni, riavviare il computer, e tenere premuto i tasti Alt/Option sinistro per accedere al menu d'avvio - dovrebbe apparire il logo Fedora. Click per avviare.
Requisiti di sistema
- Un computer da lavoro che usa sistemi GNU/Linux, Windows o OS X.
- Un USB flash drive, conosciuto anche come USB stick, thumb drive, penna USB o jump drive, con 1 GB o più di memoria su filesystem vfat (standard per quasi tutti i dispositivi USB off-the-shelf -- di serie)
- Un'immagine ISO di Fedora che è possibile scaricare da http://fedoraproject.org/get-fedora.
Capacità d'avvio da dispositivi USB
- Non tutti i computer posso avviarsi da dispositivo USB a causa di differenti impostazioni BIOS e di sistema. Se il proprio computer non può farlo, questa procedura non sarà utile. Se non si è sicuri e non si ha alcun problema a scaricare ed installare un'immagine ISO sul proprio dispositivo USB, il solo rischio sarà quello di aver perso un pò di tempo.
- Se la propria penna USB non è in ordine, questa procedura potrebbe fallire. Fare attenzione ad eventuali errori durante l'operazione.
UEFI boot di penne USB
Sapere se una immagine Fedora scritta su penna USB è avviabile nativamente via UEFI è qualcosa di complesso che dipende dalla release, dal tipo di immagine (live o non-live) e dal metodo di scrittura usato. Il paramentro --efi
di livecd-iso-to-disk tenta di renderla avviabile via UEFI.
A partire da Fedora 20, tutti gli stick scritti usando metodi "direct write" dovrebbero essere UEFI-bootable, almeno quelli fatti con liveusb-creator e livecd-iso-to-disk --format --reset-mbr --efi
. L'uso di --efi
senza le opzioni --format
e--reset-mbr
può essere considerato un 'buon tentativo' che potrebbe non produrre uno stick UEFI-bootable. Altri scritti con metodi e strumenti diversi probabilmente non saranno UEFI-bootable.
Se si avvia un dispositivo USB Fedora in modalità UEFI nativa e la si installa, si otterrà un'installazione Fedora UEFI nativa. Se si desidera fare una installazione Fedora nativa BIOS, bisogna assicurarsi di avviare in modalità BIOS compatibile, quando il firmware lo permette. L'interfaccia per la scelta della modalità varia quindi non si possono dare informazioni precise a riguardo. In caso di difficoltà, si può usare un metodo per non produrre un sistema UEFI-bootable da pennetta, e quindi forzare il firmware per l'avvio in modalità BIOS compatibile.
Controllare la dimensione del disco USB
Come detto prima, il disco deve avere una certa quantità di spazio disponibile a seconda del tipo di immagine selezionata. Se si usa un metodo ditruttivo, lo stick deve essere almeno dello stesso spazio. Al contrario, deve avere almeno quel tanto di spazio libero necessario. Solitamente si può controllare con un file manager, da tasto-destro e selezionando Proprietà. Di seguito uno screenshot di come appare su GNOME:
Scrittura dell'immagine
Tener bene in mente che la maggior parte dei metodi più affidabili, raccomandati se non si intende preservare il contenuto pre-esistente delle chiavette USB oppure se si intende usare qualsiasi funzione avanzata come lo storage persistente, sono quelli "direct write" descritti sopra.
Dopo i metodi "direct write" (a scrittura diretta), Il metodo livecd-iso-to-disk è il secondo più affidabile e supporta tutti i file immagine Fedora, nonché l'intera gamma delle funzioni avanzate. Tuttavia è uno strumento a linea di comando e disponibile solo per Fedora. Il metodo liveusb-creator è meno affidabile e non può srivere immagini non-live, ma ha il supporto grafico, la persistenza dei dati e la scrittura non-distruttiva; è facilmente rintracciabile in Windows, OS X e Fedora.
Affidabilità, facilità d'utilizzo e funzioni disponibili in altri metodi, includendo UNetbootin, sono discutibili; in Fedora possono non essere in grado di fornire il supporto necessario.
Metodo grafico: usare liveusb-creator
(Solo per Windows/Fedora)
Le chiavette Fedora USB possono essere create in Windows e Linux usando liveusb-creator. Notare che questo software è in grado di scrivere solo immagini live.
In Fedora, si può usare Add/Remove Programs in cui cercare liveusb-creator oppure da terminale:
Per Fedora 22+ usare DNF:
su -c 'dnf install liveusb-creator'
Per Fedora 21 e precedenti usare YUM:
su -c 'yum install liveusb-creator'
Per iniziare, avviare nel terminale il comando liveusb-creator
oppure oppure cercare liveusb-creator in Attività di GNOME.
Per usare il tool selezionare semplicemente un rilascio Fedora da scaricare dal menu a tendina in alto a destra (o selezionare una ISO già scaricata usando il pulsante Browse in alto a sinistra), selezionare poi la chiavetta USB nella quale scrivere l'immagine dal menu Target Device e premere il pulsante Create Live USB.
Un altro metodo grafico: usare Unetbootin
Unetbootin è un creatore di immagini USB grafici avviabili. L'uso permette di preservare qualsiasi dato nel drive USB.
- Scaricare l'ultima versione di Unetbootin da http://unetbootin.sourceforge.net/ ed installarla.
- Potrebbe essere necessario digitare la password di root quando è in esecuzione.
- Cliccare su Diskimage e cercare il file ISO scaricato.
- Selezionare Type: USB drive e scegliere sdX.
- Premere OK.
Metodo semplice a riga di comando: scrivere l'immagine direttamente
Per scrivere l'immagine ISO direttamente sul disco, avviare:
su -c "dd if=/Users/me/Downloads/Fedora-17-x86_64-DVD.iso of=/dev/sdX bs=8M"
Oppure, se si sta usando una distro basata su Ubuntu:
sudo dd if=/Users/me/Downloads/Fedora-17-x86_64-DVD.iso of=/dev/sdX bs=8M
Notare che il processo necessiterà di tempo e non si vedrà alcuna informazione finché lavora.
Metodo a linea di comando: Usare lo strumento livecd-iso-to-disk
(solo Fedora)
livecd-iso-to-disk
è il migliore e più affidabile metodo di scrittura dell'immagine ISO di Fedora in una chiavetta USB, ma può essere usato con affidabilità solo da dentro Fedora. Non funziona in Windows e non è supportato (probabilmente fallirà) nelle distribuzioni che non siano Fedora. Si prega di usare liveusb-creator, dd (o equivalenti) o altri strumenti come unetbootin sugli altri sitemi. Non è inoltre una buona idea provare e scrivere un nuovo rilascio di Fedora usando la versione di livecd-iso-to-disk
in una Fedora più vecchia: è meglio usare un rilascio non più vecchio di due versioni rispetto a quella che si sta tentando di scrivere.
Assicurarsi che livecd-tools sia installato con il comando rpm -q livecd-tools
.
Si otterrà il nome della versione ed il numero di versione se installato oppure nulla se non lo è.
Se "livecd-tools" non è installato:
Per Fedora 22+ usare DNF:
su -c 'dnf install livecd-tools'
Per Fedora 21 e precedenti usare YUM:
su -c 'yum install livecd-tools'
Informazioni d'uso dettagliate sono disponibili alla prima pagina di livecd-iso-to-disk script, ottenibile anche con il comando su -c 'livecd-iso-to-disk --help'
.
Esiste anche la documentazione,
man livecd-iso-to-disk
Per rendere eseguibile una chiavetta USB senza cancellare alcun dato, assicurarsi che il drive non sia montato prima di eseguire quanto riportano di seguito, forinire anche la password di root:
su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-17-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/sdX"
Vedere persistenza dati prima di creare il Live USB con maggiore memoria temporanea per file ed impostazioni utente.
Nel caso non fosse possibile avviare dal disco creato con il metodo appena descritto, il reset dell'MBR potrebbe risolvere il problema:
su -c "livecd-iso-to-disk --reset-mbr Fedora-17-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/sdX"
Se necessario, si può usare livecd-iso-to-disk
per ripartizionare e riformattare.
su -c "livecd-iso-to-disk --format --msdos --reset-mbr Fedora-17-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/sdX"
UEFI boot su chiavetta USB
Se un'immagine Fedora scritta su chavetta USB può essere avviabile nativamente via UEFI è una questione complessa che dipende dalla stessa Fedora, dal tipo di immagine (live o non-live) e dal metodo di scrittura usato. Il parametro --efi
di livecd-iso-to-disk
serve proprio a questo.
A partire da Fedora 17, tutte le immagini scritte usando dd
dovrebbero essere UEFI-bootable come tutte quelle scritte con livecd-iso-to-disk --format --reset-mbr --efi
. L'uso di --efi
senza --format
e --reset-mbr
può essere considerato il 'migliore' e non può produrre una chiavetta UEFI-bootable.
Creare un dispositivo USB da un ambiente live avviato
Se già si usa un live CD, DVD, o USB avviato e si vuole convertirlo in USB avviabile, usare il seguente comando : su -c "livecd-iso-to-disk /run/initramfs/livedev /dev/sdX"
(Per versioni precedenti a Fedora 17, usare /dev/live invece di /run/initramfs/livedev.)
Persistenza dei dati
Per persistenza dei dati s'intende la memorizzazione permanente di dati ed impostazioni anche dopo il riavvìo del sistema live. Si possono effettuare aggiornamenti proprio come con una normale installazione su disco rigido, eccetto per il kernel che richiede interventi manuali e spazio di overlay sufficiente. L'uso principale di questa caratteristica sarebbe quello di usare il sistema live conservandone le modifiche nel tempo. Da notare che servirà spazio nella chiavetta per l'immagine, per l'overlay e per altri dati voluti.
Usare il metodo grafico descritto sopra è la via più facile. C'è uno slider grafico nell'interfaccia che può essere usato per assegnare lo spazio per la memorizzazione permanente.
Se si usa lo strumento livecd-iso-to-disk
, aggiungere il parametro --overlay-size-mb
. Ad esempio: su -c "livecd-iso-to-disk --overlay-size-mb 512 Fedora-16-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/USBPARTITIONNAME"
dove 512 è la dimensione desiderata (in MB) per l'overlay. livecd-iso-to-disk non accetterà un valore superiore a 2047 per filesystem VFAT, a differenza dei ext[234] nei quali lo stesso valore è limitato allo spazio disponibile.
Lo stato di overlay persistente può essere interrogato con questo comando sul sistema live: dmsetup status live-rw
Il valore restituito può apparire come segue:
live-rw: 0 8388608 snapshot 42296/204800 176
nel quale la frazione dopo 'snapshot' per il volume logico rappresenta i settori da 512-byte consumati dall'overlay.
Istruzioni Windows
Usare liveusb-creator
USB stick di Fedora possono essere creati usando l'utility liveusb-creator. Tale software è in grado di scrivere solo immagini Live.
- Scaricare liveusb-creator dal sito [1]
- Doppio click su liveusb-creator
Per usare lo strumento, selezionare semplicemente un rilascio di Fedora per scaricare dal menu in alto a destra (o selezionare una ISO già scaricata usando il pulsante Browse in alto a sinistra), selezionare la chiavetta USB nella quale scrivere l'immagine dal box Target Device e premere Create Live USB.
Come avviare una Live
- Accendere il computer.
- Collegare il drive USB alla porta USB.
- Rimuovere tutti i dispositivi mobili come CD, DVD o floppy disk.
- Accendere il computer.
- Se il computer è configurato per avviarsi automaticamente dal drive USB, si vedrà "Automatic boot in 10 seconds..." con conto alla rovescia.
- Se il computer si avvìa dal disco rigido, servirà configurare manualmente per l'avvìo da USB.
- Attendere un punto sicuro per riavviare in sicurezza.
- Appena dopo il riavvìo, fare attenzione alle istruzioni su quale tasto premere (di solito uno degli F* oppure Esc) per avere accesso al menu di selezione dei dispositivi d'avvìo oppure al "BIOS setup". Tener premuto sul tasto. Se se ne perde la possibilità, riavviare amcora.
- Usare il menu 'BIOS setup' per scegliere il primo dispositivo d'avvìo nella sequenza disponibile. Potrebbe essere indicato come un disco rigido piuttosto che come disco rimovibile. Ogni produttore ha il suo metodo. ATTENZIONE! Il computer potrebbe diventare non-avviabile se si cambiano altre impostazioni. Sebbene queste impostazioni possono essere ripristinate, bisognerà ricordare ciò che si è modificato precedentemente.
- Salvare i cambiamenti, uscire ed il computer dovrebbe avviarsi da Live USB.
Troubleshooting
Problemi con liveusb-creator
- Provare con le liveusb-creator FAQ.
- I bug sono monitorati in Trac - vedere ad esempio i ticket esistenti. Si prega di aprire un nuovo ticket se si incontrano problemi che non sono già stati segnalati.
- La liveusb-creator mailing list ha degli archivi che potrebbero essere utili.
La partizione non marcata come avviabile (Partition isn't marked bootable!)
Se si ottiene il seguente messaggio, bisogna marcare come avviabile la partizione.
$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-17-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/sdX" Partition isn't marked bootable! You can mark the partition as bootable with $ /sbin/parted /dev/sdX (parted) toggle N boot (parted) quit Cleaning up to exit...
Per farlo, avviare parted
ed usare il comando 'toggle X boot'. Per esempio:
$ parted /dev/sdX GNU Parted 1.8.6 Using /dev/sdX Welcome to GNU Parted! Type 'help' to view a list of commands. (parted) print Model: Imation Flash Drive (scsi) Disk /dev/sdX: 1062MB Sector size (logical/physical): 512B/512B Partition Table: msdos Number Start End Size Type File system Flags 1 32.3kB 1062MB 1062MB primary fat16 (parted) toggle 1 boot (parted) print Model: Imation Flash Drive (scsi) Disk /dev/sdX: 1062MB Sector size (logical/physical): 512B/512B Partition Table: msdos Number Start End Size Type File system Flags 1 32.3kB 1062MB 1062MB primary fat16 boot (parted) quit Information: Don't forget to update /etc/fstab, if necessary.
La partizione necessita di un filesystem etichettato (Partitions need a filesystem label!)
Se appare il seguente messaggio, serve un'etichetta per la partizione.
$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-17-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/sdX" Need to have a filesystem label or UUID for your USB device Label can be set with /sbin/dosfslabel Cleaning up to exit...
To label the partition:
su -c "dosfslabel /dev/sdX LIVE"
La partizione ha un terminale fisico/logico differente (Partition has different physical/logical endings!)
Se si ottiene il seguente messaggio da fdisk, serve riformattare il drive come descritto in precedenza in questa guida.
l'MBR sembra essere vuoto (MBR appears to be blank!)
Se il test d'avvìo riporta un settore corrotto o si ottiene il seguente messaggio, serve reinstallare o resettare il master boot record (MBR).
$ su -c "livecd-iso-to-disk Fedora-17-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/sdX" MBR appears to be blank. You can add an MBR to this device with Cleaning up to exit...
Per farlo:
$ su -c "livecd-iso-to-disk --reset-mbr Fedora-17-x86_64-Live-Desktop.iso /dev/sdX"
Problemi usando altre distribuzioni Linux
Ubuntu e derivate hanno un programma usb-creator
simile a Live USB Creator. Questo non funziona con le immagini ISO Fedora, infatti le rigetta silenziosamente. usb-creator richiede che la ISO abbia un Debian layout con un file '/.disk/info' e una cartella casper. Non tentare di usarlo per masterizzare le ISO Fedora.
Lo script livecd-iso-to-disk non è pensato per essere eseguito da un sistema che non sia Fedora. Spesso succede che la masterizzazione su chiavetta avvenga con successo anche su altre distro ma in realtà non potrà essere avviata. Si prega di utilizzare uno dei metodi come dd
descritti precedentemente.
Testare l'immagine Live su USB
E' possibile testare l'immagine Live su USB usando QEMU come mostra l'immagine seguente.
Per esempio, si potrebbero usare i seguenti comandi:
su -c 'umount /dev/sdX1' qemu -hda /dev/sdX -m 1024 -vga std
Montare un filesystem Live USB
Si può usare lo script liveimage-mount contenuto nel pacchetto livecd-tools
per montare un dispositivo USB collegato o altre immagini LiveOS, come ISO o Live CD. E' conveniente quando si vogliono copiare file dal LiveOS su una Live USB oppure per solo esaminarne i file.
Aggiornamenti del kernel
Se si ha sufficiente spazio d'overlay per adattare l'aggiornamento kernel su una installazione USB, 'kernel' e 'initramfs' saranno installate nella cartella /boot. Per poterle mettere al lavoro bisgona spostarle nella cartella /syslinux della partione installata. E' accessibile dal filesystem Live USB avviato ai punti di montaggio '/mnt/live' o '/run/initramfs/live'. I nuovi initramfs (come initramfs-3.3.2-6.fc16.x86_64.img) e kernel (come vmlinuz-3.3.2-6.fc16.x86_64) dovrebbero essere spostate per rimpiazzare i file '/mnt/live/syslinux/initrd0.img' e '/mnt/live/syslinux/vmlinuz0', rispettivamente.
- Nota: dracut non iclude più i moduli dmsquash-live. A partire da Fedora 19, dracut usa l'opzione predefinita
hostonly="yes"
, che esclude il modulo dmsquash-live. Quindi è possibile aggiungere un file config a dracut, come root, prima di aggiornare il kernel:
echo 'hostonly="no" add_dracutmodules+=" dmsquash-live " compress="xz"' > /etc/dracut.conf.d/01-liveos.conf
I comandi seguenti sposteranno i nuovi file kernel ed initramfs e creeranno collegamenti simbolici, qualora si voglia poi eseguire un'installazione completa di un'immagine su un disco rigido .
bootpath=run/initramfs/live/syslinux bootpath=mnt/live/syslinux new=3.12.5-302.fc20.x86_64 cd / mv -f boot/vmlinuz-$new ${bootpath}/vmlinuz0 mv -f boot/initramfs-${new}.img ${bootpath}/initrd0.img ln -fs -T ../${bootpath}/vmlinuz0 boot/vmlinuz-$new ln -fs -T ../${bootpath}/initrd0.img boot/initramfs-${new}.img
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