Questa pagina descrive come eseguire un upgrade (avanzamento di versione) di Fedora usando yum
.
Aggiornamento di Fedora usando direttamente yum
Quando si fa un upgrade con yum o FedUp, non si avranno aiuti dagli stessi Anaconda o FedUp, ma con un sistema tipico si potrebbe essere in grado di aggiornare da remoto tramite SSH e con un downtime (tempo di inattività) limitato. (Si avrà ancora la necessità di riavviare per utilizzare il nuovo kernel ed i servizi attivi).
L'aggiornamento live funziona bene con un'installazione tipica e se si seguono i consigli di seguito.
Partecipare
Se si sta facendo un upgrade usando yum e si notano problemi generici di dipendenza, si prega di segnalarli in http://bugzilla.redhat.com. Leggere la presente pagina wiki, tutte le pagine di riferimento e fare una ricerca nall'archivio della mailing list e, certamente, mantenere questa pagina aggiornata.
Se si vuole aiutare a mantenere gli upgrade live funzionanti regolarmente, c'é il Live Upgrade Special Interest Group.
Istruzioni per l'aggiornamento usando yum
1. Backup del sistema
Eseguire un backup di tutti i dati personali su un disco esterno o un altro computer. Se si verificherà un errore irrecuperabile, un'installazione fresca permetterà di non perdere i propri dati.
2. Leggi i problemi ricorrenti
In una sezione successiva di questa pagina c'è un elenco di problemi comuni relativi alle specifiche versioni. Alcuni di questi richiedono attenzione prima di eseguire l'aggiornamento.
Consigli generali sull'aggiornamento di Fedora possono essere trovati alla pagina Updating. Si dovrebbe inoltre leggere la guida all'installazione e le note di rilascio della versione verso alla quale si intende aggiornarsi - questi documenti contengono importanti informazioni riguardo i problemi di aggiornamento. Infine, controllare l'elenco dei Common bugs (bug conosciuti).
3. Fare pulizia
Verificare ed eliminare tutti i file .rpmsave e .rpmnew prima e dopo l'aggiornamento. (Se è abilitato selinux, controllare il security context dei file di configurazione spostati.)
A questo punto è consigliabile rimuovere tutti i pacchetti non utilizzati - in particolare quelli non standard.
4. Fare l'aggiornamento
Se si hanno configurati repository da terzi, devono essere impostati per la nuova versione di Fedora. Passando da una versione all'altra di Fedora, spesso non c'é nulla da fare. Se si passa da una Fedora standard ad una rawhide (o viceversa), inoltre molto tempo servirà per installare gli RPM rawhide dai repository da terzi (o quelli standard, viceversa).
Da notare che l'upgrade può fallire in presenza di dipendenze obsolete da pacchetti non forniti dai repository di yum o da pacchetti non pronti per la nuova versione.
E' buona norma operare l'upgrade al di fuori della modalità grafica. Disconnettersi per poi
fedora-upgrade
E' possibile usare lo script fedora-upgrade per automatizzare tutti i passaggi (usare yum install fedora-upgrade
). Come per il metodo manuale, non è raccomandato come metodo d'aggiornamento da Fedora.
In alternativa, effettuare i passaggi manualmente:
Usare una console testuale
ctrl + alt + F2
oppure
accedere come root e spostarsi in runlevel 3
# init 3
Aggiornare yum all'ultima versione disponibile
# yum update yum
Installare le nuove chiavi gpg per la versione Fedora alla quale aggiornare
Le chiavi possono essere trovate e verificate in
https://fedoraproject.org/keys
o vedere le istruzioni per uno specifico aggiornamento in basso.
Pulizia della cache
Rimuovere tutte le tracce della versione Fedora che si sta per lasciare nella cache di yum in /var/cache/yum
.
# yum clean all
Upgrade di tutti i pacchetti
# yum --releasever=<versione alla quale si vuole sincronizzare> distro-sync
Note: Nonostante sia raccomandato fare upgrade a versioni intermedie, se si aggiorna da versioni vecchie (ad esempio da Fedora 12 a 13, poi da 13 a 14), dipende da quale versione si parte, questo passaggio potrebbe fallire con errore sulla chiave gpg con formato sbagliato. Per superarlo, aggiungere l'opzione "--nogpgcheck" al comando 'yum distro-sync'.
Assicurarsi che Fedora sia aggiornata
Distro-sync solitamente assicura gli upgrade da repository da terzi abilitati.
yum repolist
conferma dopo il termine dell'upgrade. yum
potrebbe segnalare conflitti o richieste aggiuntive, probabilmente perché si sono usati repository o pacchetti non standard installati manualmente. Tentare di scovare quali creano i problemi (o almeno parte della catena di dipendenze), disinstallarli e provare ancora. Ricordarsi di installare nuovamente quelli essenziali.
Assicurarsi che tutti i (nuovi) pacchetti essenziali dalla nuova versione siano installati con
# yum groupupdate 'Minimal Install'
Verficare anche gli altri gruppi
# yum grouplist
Per esempio
# yum groupupdate "GNOME Desktop" \ "Development Tools" "Sound and Video" \ "Games and Entertainment" "Administration Tools" \ "Office/Productivity" "System Tools"
Preparazione al riavvìo
Prima di riavviare si dovrebbe solitamente installare il bootloader dal nuovo Grub con
/sbin/grub-install BOOTDEVICE
- dove BOOTDEVICE solitamente è /dev/sda
( se si ottiene errore allora '/dev/sda non ha un corrispondente dispositivo BIOS', allora provare /sbin/grub-install --recheck /dev/sda). Per Fedora 16 e successive, usare /sbin/grub2-install
invece di /sbin/grub-install
. Vedere sotto per importanti informazioni su come aggiornare a Fedora 16 da versioni precedenti.
Inoltre l'ordine degli script init potrebbe essere cambiato dalla versione precedente. Un comando per reimpostare l'ordine è
cd /etc/rc.d/init.d; for f in *; do /sbin/chkconfig $f resetpriorities; done
Ancora, avviare package-cleanup --orphans
per trovare i pacchetti che non sono stati aggiornati.
Note specifiche di versione
Aggiornamento da una pre-release
Se si sta aggiornando ad una versione finale da una alpha, da una beta, da una anteprima o da altre Rawhide versioni, si prega di vedere Upgrading from pre-release to final (Aggiornamento da una pre-release ad una finale).
Aggiornamento ad una rawhide
Vedere la pagina di rilascio Rawhide per maggiori informazioni.
# yum install fedora-release-rawhide # yum-config-manager --disable fedora updates updates-testing # yum update yum # yum --releasever=rawhide distro-sync --nogpgcheck
Fedora 18 -> Fedora 19 (pre release branched)
Vedere la pagina di rilascio Branched per maggiori informazioni su Branched.
Installare la nuova chiave gpg Fedora 19 ed aggiornare:
# rpm --import https://fedoraproject.org/static/FB4B18E6.txt # yum update yum # yum --releasever=19 distro-sync --nogpgcheck
Fedora 17 -> Fedora 18
Nota: Un utente ha riportato problemi con un'installazione su Intel Mac UEFI, inclusa la migrazione manuale del bootloader. Leggi
Prima di tutto installare la nuova chiave gpg Fedora 18
- rpm --import https://fedoraproject.org/static/DE7F38BD.txt
- Se si usa SELinux in modalità Enforcing, assicurarsi di aver aggiornato il pacchetto selinux-policy
- Aggiornare tutti i pacchetti:
su -c 'yum update yum'
su -c 'yum clean all'
su -c 'yum --releasever=18 --disableplugin=presto distro-sync'
- Ricostruire il database rpm:
su -c 'rpm --rebuilddb'
, necessario altrimentirpm -qa
non funzionerà a causa dell'upgrade del pacchetto rpm appunto.
Se non si aggiorna selinux-policy, si possono avere molti errori segnalati da yum nel momento in cui molti dei pacchetti tentano di creare utenti o gruppi; dopo l'aggiornamento si presenterebbero dei problemi, inclusi quelli legati al login via GDM (apparirebbe il solo cursore) e/o la richiesta dei privilegi dell'amministratore per fare certe operazioni. Tutto questo dipende dal bug #844167.
Se si incontra questo problema serve una reinstallazione dei pacchetti coinvolti con su -c 'yum reinstall (packagenames)'
ed il riavvìo. Tra i pacchetti affetti ci sono libvirt-daemon e polkit: su -c 'yum reinstall libvirt-daemon polkit'
A causa di Features/DisplayManagerRework, l'upgrade potrebbe lasciare disabilitato il display manager. Per risolvere il problema, usare su -c 'systemctl enable yourdm.service'
, rimpiazzando yourdm con il proprio display manager, ad esempio gdm
o kdm
.